Quando arriva l’estate, in certi giorni in cui le temperature sono torride, anche le mamme più esperte possono trovarsi in difficoltà nella gestione dei figli, soprattutto se sono neonati. Meglio vestirlo poco e con quali tessuti? Accendere il condizionatore o basta anche un ventilatore? Si corre il rischio infatti, che per proteggerlo dal caldo il piccolo si possa ammalare. Ne abbiamo parlato con il dott. Marco Filippone, Dir. U.O.A di Pediatria – Camposampiero – Ulss 15
I neonati fino ai 6 mesi soffrono particolarmente il caldo, è importante mantenere costante la temperatura corporea?
Sì, i neonati e i lattantini fino a sei mesi sono particolarmente disturbati dal caldo eccessivo, e in questa fascia di età i rischi di problemi di salute legati al caldo sono maggiori. In un ambiente molto caldo, infatti, c’è il rischio di un eccessivo aumento della temperatura corporea, perché nel bambino piccolo i meccanismi di regolazione termica dell’organismo sono meno efficaci. La sudorazione è importante per contrastare l’aumento di temperatura corporea, ma un eccesso espone i più piccoli al pericolo di disidratazione.
Condizionatore sì o condizionatore no? L’utilizzo in casa é controverso, alcuni pediatri lo sconsigliano, altri lo approvano ma se usato bene. Cosa ne pensa?
L’uso del condizionatore migliora le condizioni ambientali anche per i bambini più piccoli. È però importante adottare qualche semplice accortezza; ad esempio, per mantenere pulita l’aria che circola in casa è essenziale verificare l’integrità del filtro del condizionatore e pulirlo con regolarità, una prima volta ad inizio stagione e poi ogni 15-20 giorni. Va inoltre ricordato che, anche se il condizionatore va usato in ambiente chiuso, è necessario aprire le finestre ogni tanto, nelle ore più fresche, per garantire il ricambio di aria.
Quali altre accortezze bisogna usare per evitare che l’uso del condizionatore possa aumentare il rischio del bambino di ammalarsi? In casa la temperatura di quanti gradi deve essere d’estate?
Non bisogna esporre il bambino al flusso diretto di aria fredda, limitando la velocità della ventola e dirigendo il flusso aereo verso l’alto. In questo modo l’ambiente viene rinfrescato in maniera più graduale, cosa importante perché il bambino non va sottoposto a sbalzi di temperatura esagerati o troppo rapidi; l’ideale è impostare il condizionatore ad una temperatura di 3-4 gradi inferiore a quella naturale dell’ambiente. Anche la funzione di deumidificazione dell’ambiente è importante, perché l’elevato tasso di umidità dell’aria aumenta molto la percezione del caldo e la conseguente sensazione di malessere.
I ventilatori?
I ventilatori agiscono facendo circolare l’aria nell’ambiente e possono dare sensazione di sollievo, purché il flusso non sia diretto sul bambino; non sono però efficaci nell’abbassare significativamente la temperatura e sono addirittura sconsigliati quando la temperatura ambientale è superiore a 32°C, perché possono aumentare il rischio di disidratazione.
Trasporto in auto: se all’interno è caldo soprattutto dopo che il mezzo è rimasto sotto il sole, si rischia il colpo di calore? In questo caso meglio accendere il condizionatore?
Nell’abitacolo esposto al sole la temperatura diventa in pochi minuti molto più alta rispetto all’ambiente esterno. Questo è il motivo per cui non si deve mai lasciare un bambino in auto da solo, neanche per soste brevissime. Se l’automobile è stata parcheggiata al sole, prima che il bambino vi entri bisogna arieggiare l’abitacolo, avviando il condizionatore per qualche minuto, in modo da rinfrescare adeguatamente l’ambiente e durante il viaggio servirà solo a mantenere questa temperatura, con un flusso leggero e non diretto. Attenzione inoltre alla temperatura dei seggiolini, che può diventare molto elevata in caso di esposizione diretta e prolungata al sole. Infine, durante il viaggio è raccomandato l’uso delle tendine parasole.
Nei giorni più caldi oltre al latte si può dare da bere piccole quantità di acqua al neonato?
Normalmente il neonato non ha bisogno di integrazioni di acqua, se correttamente allattato. Il latte, infatti, contiene tutta l’acqua necessaria per soddisfare i fabbisogni del bambino anche durante i mesi di caldo estivo.
É controindicato portare un neonato al mare?
No, malgrado quello che abbiamo detto riguardo le difficoltà che i bambini più piccoli hanno nel confrontarsi con ambienti particolarmente caldi, andare al mare non è affatto controindicato ricordando però che il bambino nei primi mesi non deve mai essere esposto direttamente ai raggi solari. Il piccolo va portato fuori solo nelle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio, coprendolo con vestitini leggeri, chiari, in fibra naturale, senza cuciture. È consigliabile un singolo strato di indumenti, lasciando gli arti scoperti. È bene proteggere gli occhi, usando un cappello a falda larga.