l termine “dermatite” è indicativo di diverse malattie della cute, in gran parte caratterizzate da fenomeni infiammatori.
Se intesa nel suo significato più ampio, la dermatite è un disturbo piuttosto comune, alquanto generico e come tale dovuto alle cause più disparate (infezioni, irritazioni, reazioni allergiche, carenze o eccessi alimentari ecc.); esistono, infatti, diversi tipi di dermatite, come la dermatite seborroica e quella atopica (nota anche come eczema o dermatite eczematosa).
Nonostante questa grande variabilità per cause e manifestazioni, le dermatiti sono accumunate da alcuni sintomi caratteristici, come pruriti, arrossamenti e piccoli gonfiori della pelle, talvolta a carattere vescicolare fino a vere e proprie lesioni.
Come anticipato, la dermatite è una condizione piuttosto comune, non contagiosa, che tutto sommato non incide pesantemente sulla salute generale dell’individuo; nonostante ciò, può risultare alquanto fastidiosa per chi ne soffre, talvolta con ripercussioni negative sulla vita di relazione.
Cause e Tipi
Dermatite: le Tipologie principali
Come anticipato, esistono vari tipi di dermatite; ecco di seguito un elenco delle principali tipologie:
- Dermatite da contatto;
- Psoriasi;
- Dermatite seborroica;
- Dermatite periorale;
- Dermatite erpetiforme;
- Dermatite atopica.
Dermatite: le Cause
Dermatite da Contatto
Come suggerisce il nome, la dermatite da contatto è causata dal contatto diretto della cute con sostanze irritanti o allergeniche. Nel primo caso, affinché la malattia si manifesti occorrono concentrazioni importanti di sostanza, da applicarsi localmente per un certo periodo; nel secondo sono sufficienti piccolissime dosi di allergene per un tempo brevissimo.
Tra gli irritanti più comuni ricordiamo il sapone ed i detergenti in genere (compresi detersivi e simili), mentre nella categoria degli allergeni rientrano metalli come il cromo e il nichel, alcuni profumi, cosmetici, latice, erbe infestanti come l’edera, farmaci ad uso topico (come quelli a base di neomicina) ed alcune sostanze impiegate nell’industria tessile e dell’abbigliamento.
Diagnosi Dermatite: come riconoscerla?
La diagnosi di una specifica forma di dermatite non è sempre agevole; come si può intuire, le manifestazioni cutanee sono spesso simili e per certi versi sovrapponibili, nonostante le singole malattie riconoscano cause ed evoluzioni differenti.
Innanzitutto, una corretta diagnosi non può prescindere da un’accurata anamnesi, vale a dire da una raccolta approfondita di tutte le notizie relative alla vita del paziente e della sua famiglia, alle malattie passate e alle modalità d’insorgenza e di decorso della malattia in atto.
L’approccio anamnestico permette al medico di formulare una serie di ipotesi, che verranno poi smentite o confermate da esami specifici.
Per esempio, qualora si sospetti una dermatite da contatto, il dermatologo può effettuare patch test sulla cute per individuare le sostanze responsabili di tale disturbo: si tratta, in sostanza, di applicare sulla pelle della schiena del paziente alcuni dischetti di alluminio, contenenti ciascuno una particolare sostanza (allergene) potenzialmente responsabile della dermatite (le sostanze da testare nel singolo soggetto sono scelte tra quelle con le quali può venire in contatto durante le attività quotidiane, da cui l’importanza di un’anamnesi approfondita); tali dischetti vengono mantenuti sulla cute per 48 ore grazie a particolari cerotti anallergici; una volta tolti, l’eventuale risposta allergica a una o più sostanze applicate sarà individuata dalla presenza di arrossamento, prurito e piccole vescicole localizzate alla sede di contatto; l’interpretazione dei risultati e l’esecuzione del test sono di esclusiva competenza medica.Per diagnosticare altri tipi di dermatite può rendersi necessaria una piccola biopsia cutanea ed esami ematici.