La celiachia è una patologia che attualmente colpisce circa l’1% della popolazione mondiale, generalmente è più frequente tra le donne (ben 2 casi su 3 riguardano il sesso femminile) e può svilupparsi a qualsiasi età. Inoltre, la componente genetica gioca un ruolo importante, i parenti di primo grado di individui affetti da celiachia hanno infatti una probabilità del 15/20% in più, rispetto alla popolazione generale, di svilupparla. Ma come riconoscerla? Quali sono i sintomi comuni assocciati a questa malattia?
Sintomi
A differenza delle allergie al grano, chi soffre di celiachia non ha problemi indotti dal contatto epidermico con il glutine, ma esclusivamente dalla sua ingestione. La celiachia è caratterizzata da un quadro clinico estremamente variabile, con sintomi prettamente gastrointestinali, ma che possono essere anche di natura extra-intestinale. I sintomi più frequenti sono:
- diarrea;
- gonfiore addominale;
- dolori addominali;
- nausea;
- vomito.
Invece, tra i sintomi extra-intestinali possiamo trovare:
- perdita di peso e di energia, in conseguenza al malassorbimento intestinale;
- perdita dell’appetito;
- carenza di ferro con anemia;
- osteoporosi;
- carenza di vitamine e/o di minerali;
- crescita lenta nei bambini.
Terapia
L’unica terapia disponibile per la celiachia è una dieta completamente priva di glutine, da seguire con con rigore per tutta la vita. Dopo aver rimosso il glutine dalla dieta, il danno intestinale comincia a guarire in poche settimane, mentre la diminuzione dei livelli di anticorpi avviene nel corso di alcuni mesi